La dieta Mediterranea è dimagrante?

La dieta Mediterranea è spesso accostata al concetto di dimagrimento. Indubbiamente, abbandonare abitudini alimentari poco salutari (eccesso di zuccheri, grassi animali, prodotti industriali colmi di additivi alimentari, scarso consumo di frutta e verdura) e sostituirle con un modello alimentare Mediterraneo, ha effetti favorevoli anche sull’eccesso di grasso corporeo. Tuttavia, la dieta Mediterranea non è stata ideata come un metodo dimagrante.
Dove nasce la dieta Mediterranea?
La dieta Mediterranea è un modello alimentare le cui proprietà protettive sulla salute sono state ampiamente studiate da un ricercatore americano, Ancel Keys. Egli, infatti, trasferitosi a Pioppi, un villaggio nel comune di Pollica, ebbe l’opportunità di osservare accuratamente le abitudini alimentari della popolazione locale la quale si nutriva fondamentalmente di alimenti provenienti dal mondo vegetale. Secondo la ricostruzione di Paolo Sorcinelli, nel suo lavoro “Gli italiani e il cibo. Appetiti, digiuni e rinunce dalla realtà contadina alla società del benessere”, il menù quotidiano del contadino dell’epoca era costituito da grandi piatti di verdure e legumi, accompagnati da pane o, addirittura, da polenta o patate. Il “secondo piatto” era rappresentato da baccalà o frittata o formaggio. Pasta e carne erano un lusso sporadico.
Keys comprese che la bassa incidenza di malattie cardiovascolari presso quella popolazione era dovuta proprio alle loro eccellenti abitudini alimentari. Oggi gli effetti benefici della dieta Mediterranea sono stati non solo confermati ma anche estesi alla protezione nei confronti di altre temibili patologie, in primis il cancro.
La Dieta Mediterranea fa dimagrire?
È fondamentale considerare un concetto: per dimagrire è necessario instaurare un deficit calorico ovvero, le kcal assunte con l’alimentazione devono essere inferiori a quelle consumate nell’arco della giornata.
Il semplice attenersi al modello Mediterraneo può non rappresentare l’instaurarsi di un deficit calorico. Ciò è dovuto a due ragioni:
- La Dieta Mediterranea di oggi è diversa dal modello descritto da Sorcinelli; è comune l’inclusione della pasta (o riso o altro cereale che sia) quasi tutti i giorni; il pane è sovente preferito ad altri carboidrati a bassa densità calorica quali patate e polenta;
- Lo stile di vita odierno è molto più sedentario dei braccianti dell’epoca, che svolgevano il lavoro nei campi e non possedevano i confort della vita moderna.
Ecco spiegata la ragione della replica di alcune persone che riferiscono di seguire un modello Mediterraneo e essere ugualmente in sovrappeso.
Ad esempio, una donna che svolge una vita sedentaria potrebbe spendere nell’arco del giorno qualcosa come 1800 Kcal (il valore è puramente indicativo, serve a far capire al lettore il range entro cui ci muoviamo). Ammettiamo che consumi cibi appartenenti al modello salutare mediterraneo come pasta e fagioli, pesce azzurro, pane, pomodori, zucchine, mele, arance, olio extravergine di oliva… riuscendo a pareggiare le kcal spese nell’arco della giornata, avrà sicuramente assunto un’ampia gamma di micronutrienti ottimali per il mantenimento del suo stato di salute ma, non avrà instaurato un deficit calorico tale da garantirle il dimagrimento.
La dieta Mediterranea è stata studiata e riproposta alla popolazione generale non per farla dimagrire ma, per mantenerla in buona salute. Un soggetto che desidera perdere un eccesso di grasso dovrà continuare, senza dubbio, a seguire i suoi straordinari principi generali ma dovrà instaurare anche un deficit calorico.